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Il COVID-19 sarà un soffio fatale per Airbnb?

La crescita esponenziale di Airbnb ha orientato nuovi spiriti imprenditoriali verso un nuovo mercato focalizzato sull’acquisto di proprietà dedicate interamente o persino parzialmente ad ospitare le persone attraverso Airbnb ed altre piattaforme simili per l’affitto a breve termine. Ma come questi proprietari stanno affrontando la crisi di tonnellate di prenotazioni cancellate con rimborsi delle intere somme agli ospiti?

Al di fuori dei servizi su richiesta immediata (tra cui Lyft, Uber, Doordash o Instacart), Airbnb sta soffrendo maggiormente. Ha dimostrato di essere davvero instabile durante la pandemia, dato che gli host hanno visto evaporare $1,5 miliardi di prenotazioni quando gli Stati Uniti hanno iniziato a seguire le misure del distanziamento sociale a metà Marzo.

Il problema principale che gli host stanno affrontando è causato dalle continue spese e dai pagamenti del mutuo ogni mese. Non è solo il fatto che non ci siano prenotazioni in arrivo, ma anche i rimborsi completi agli ospiti per le prenotazioni dall’1 al 31 Marzo. Le somme ricevute da queste prenotazioni avrebbero già dovuto pagare le rate di molti mutui e questo ha spinto i proprietari ad iniziare a cercare un modo per vendere le proprietà senza incorrere in un pignoramento. Comprare casa a Miami per affittarla su Airbnb non va piu tanto di moda

Anche se le proprietà su Airbnb sono troppo poche per affermare che l’emergenza di questa azienda causerà una crisi immobiliare, questa situazione sta incidendo negativamente sul valore delle proprietà, dato che i proprietari sono sotto pressione per vendere, senza preoccuparsi di avere piccole perdite pur di evitare l’espropriazione.

Un terzo dell’intera community degli host su Airbnb possiede oltre 25 proprietà, questo significa che hanno creato dei mini imperi di affitti a breve termine in condomini che approvano Airbnb come il W Residences condo , il Mondrian South Beach condo o il Four Seasons Residences. Il Coronavirus li ha colti di sorpresa e li ha lasciati senza entrate per pagare i propri mutui e le spese per i servizi di pulizia e manutenzione.

Airbnb, in risposta alle lamentele dei proprietari, ha creato un fondo di $17 milioni per aiutare gli host con punteggi più alti a coprire i propri mutui. Il governo, dall’altro lato, ha deciso di includere i proprietari nel Cares Act (Coronavirus Aid, Relief and Economic Security Act), che li rende idonei a richiedere piccoli prestiti aziendali, e ha appena approvato ulteriori $484 miliardi.

Gli host stanno decidendo di abbandonare il mercato degli affitti a breve termine almeno fino a quando la crisi del COVID-19 si sarà calmata e hanno iniziato a cercare affitti di 12 mesi per assicurarsi qualche entrata. Comunque, come ha affermato Nick Papas, portavoce di Airbnb, questo rallentamento sarà temporaneo e ad un certo punto i viaggi e gli affitti a breve termine torneranno alla normalità.